Proprio sul finire dell’anno il titolo Volkswagen si è rimesso a correre, e dopo un paio di settimane di forte crescita ha messo nel mirino il massimo di questo 2025. Gli investitori premiano il duro programma di ristrutturazione dell’amministratore delegato Oliver Blume, incentrato su una forte disciplina sui costi.
Il gruppo ha appena deciso un cambio di rotta. L’azienda ridurrà il budget degli investimenti entro il 2030 a 160 miliardi di euro (per cui il finanziamento di molti progetti rimane incerto) e in futuro si concentrerà maggiormente su Germania ed Europa. Il CEO Oliver Blume è stato molto chiaro: l’espansione globale sta cedendo il passo al consolidamento nei mercati chiave.
Il riallineamento strategico di Volkswagen non sorprende. La casa automobilistica di Wolfsburg sta infatti affrontando forti venti contrari provenienti da due direzioni: i dazi statunitensi stanno riducendo i margini, mentre i concorrenti cinesi stanno facendo scendere i prezzi.
sta così spostando i capitali dall’espansione globale al rafforzamento della propria base europea. Anche se la trasformazione verso l’elettromobilità rimane un obiettivo, verrà perseguito in modo più pragmatico di quanto inizialmente previsto.
Nella prossima fase, la controllata Porsche sarà interessata da forti tagli visto che vende circa la metà dei suoi veicoli negli USA e in Cina, proprio quei mercati che attualmente stanno attraversando gravi difficoltà. Allo stesso tempo Volkswagen si concentrerà sull’espansione delle sue capacità di guida autonoma. L’azienda punta a ottenere la certificazione per la guida completamente senza conducente in Europa e negli Stati Uniti entro la fine del 2026. Questo renderebbe un serio concorrente di Waymo (Alfabeto), Apollo Go (Baidu) e Tesla.

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Nel frattempo, il quadro grafico del titolo Volkswagen è recentemente migliorato considerevolmente. Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il supporto a 89 euro si è rivelato una roccia tra le onde e ha resistito a numerosi tentativi di attacco in ottobre e novembre.
Da lì è partita una corsa che dura ormai da alcune settimane, ed ha spinto all’importante superamento della soglia psicologica dei 100 euro.
L’ingresso dell’indicatore RSI in zona ipercomprato fa immaginare che la corsa potrebbe rallentare o presentarsi una correzione. Tuttavia, finché il livello di supporto a 105 euro regge, il quadro tecnico rimane positivo. Una rottura sopra i 110 euro sbloccherebbe un nuovo potenziale rialzista.
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