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DAIMLER vuole reinventarsi e concentrarsi completamente sull’e-mobility

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L'obiettivo di tutti gli sforzi è quello di portare l'azienda a una nuova forza "tecnologicamente e finanziariamente".

Il Gruppo Daimler potrebbe in futuro puntare sempre di più sull'e-mobility. La casa automobilistica con sede a Stoccarda ha annunciato in una conferenza degli investitori digitali, che punta alla leadership nelle unità elettriche e nel software per i veicoli.
Inoltre, Daimler vuole riportare il fattore lusso sotto i riflettori del suo marchio casa Mercedes-Benz: auto e vendite saranno "rifocalizzate" per fornire ai clienti una "esperienza di lusso convincente" in futuro.
L'obiettivo di tutti gli sforzi è quello di portare l'azienda a una nuova forza "tecnologicamente e finanziariamente".


Cammino lungo e difficile per Daimler


La realtà attuale però racconta un percorso difficile, fatto anzitutto di taglio dei costi (e probabilmente anche degli ultimi 300.000 posti di lavoro nel mondo). La pandemia ha esacerbato ancora di più la crisi di Daimler. Ha registrato una perdita di circa due miliardi di euro nel secondo trimestre, mentre le vendite di autovetture nel 2020 sono inferiori del 13,4% rispetto all'anno precedente.


Più spazio alla e-mobility


Tutto questo accelera la necessità del passaggio dai motori a combustione ai motori elettrici, rimettendo il vecchio modello di business in discussione più che mai. Gli investitori accusano Daimler di essersi cullata troppo sugli allori, e aver allentato le decisioni importanti, in particolare per il passaggio alla e-mobility.
Adesso però Daimler sta reagendo, andando all'offensiva. Vuole subordinare tutte le altre tecnologie di azionamento alla e-mobility in futuro.


Nel prossimo futuro saranno lanciati nuovi veicoli elettrici, ad esempio la berlina di lusso EQS – un'auto basata sulla Classe S. Dovrebbe avere un'autonomia di oltre 700 chilometri ed essere costruita su una piattaforma elettrica di proprietà dell'azienda e su altre varianti di auto elettriche che seguiranno: una Classe E elettrica (EQE) e due SUV basati sia sulla Classe S che sulla Classe E.
Inoltre, l'azienda intende lanciare auto dai marchi di nicchia di lusso Maybach, AMG e G in forma elettrificata.


Tagli e austerità


Questo cambiamento dovrà procedere di pari passo con la riduzione dei costi, anche nella ricerca e nello sviluppo. In Mercedes-Benz, la spesa in queste aree dovrebbe diminuire di oltre il 20% entro il 2025, nonostante tutti gli obiettivi ambiziosi.


Daimler vuole ridurre i costi fissi ancora più nettamente e velocemente, tagliando migliaia di posti di lavoro (fino a 4.000 nella sede centrale a Stoccarda, circa 1.000 a Berlino). Entro il 2025, i costi fissi dovrebbero scendere di oltre il 20%.


Grazie al risparmio, il Gruppo vuole rendere il Gruppo non solo più attraente per gli investitori, ma anche più redditizio. Mercedes-Benz punta a un ritorno sulle vendite "nella fascia percentuale a una cifra medio-alta" entro il 2025 – questo dovrebbe anche essere raggiunto "in condizioni sfavorevoli". Se le cose vanno bene, il margine dovrebbe salire a due cifre e quindi a vecchie altezze.


Sul mercato azionario, finora Daimler ha perso quasi il 3%, ma è andata significativamente meglio delle azioni dell'arci-rivale BMW o Volkswagen. Ma il confronto con un gigante come Tesla non regge. A titolo di confronto, BMW, Daimler e Volkswagen sono attualmente a 42 miliardi di euro, 51 miliardi e 72 miliardi di euro, o insieme solo 165 miliardi di euro, la metà di Tesla.

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