Due settimane di tempo per accettare una offerta da 145 euro ad azione. E’ l’ultimatum che GlobalWafers ha lanciato a SILTRONIC. Inoltre l’azienda taiwanese ha abbassato la soglia per dare luogo all’operazione, portandola al 50% almeno (finora era stata del 65%). Finora GlobalWafers è già sicuro di avere in tasca il 37%.
La concorrente di Taiwan ha fissato la deadline al 10 febbraio, chiarendo che fino ad alora non ci saranno modifiche. O si fa, o non si fa. Un ultimatum vero e proprio. Specialmente riguardo al prezzo, non ci saranno ritocchi: “questa è l’offerta finale“, ha sottolineato l’amministratore delegato Doris Hsu.
L’AD dell’azienda taiwanese ha chiarito agli azionisti Siltronic che non ci sarà un secondo tentativo se i piani fallissero. A quel punto GlobalWafers rivolgerebbe i propri interessi altrove, scegliendo strade di crescita alternative.
GlobalWafers è attualmente il numero tre sul mercato mondiale dei dischi di silicio (wafer) per la produzione di chip per computer. Siltronic si trova un passo indietro. Se l’operazione dovesse andare a buon fine, a quel punto l’azienda taiwanese raggiungerebbe il leader del mercato mondiale, la giapponese Shin-Etsu, che detiene una quota di mercato del 30%.
