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RWE, doppio test (EMA50 e trendline) sul livello dei 30 euro

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La conversione di RWE da fornitore convenzionale a fornitore di energia verde, a lungo termine dovrebbe dare i suoi frutti anche in Borsa

Nonostante i tentativi in corso ormai da maggio, RWE non riesce a lasciarsi alle spalle in modo stabile la quota 30 euro.
Eppure il clima attorno al fornitore di energia tedesco è molto positivo. Questo è dovuto principalmente all’appeal che in questo periodo stanno avendo i titoli della tecnologia green, tra i quali c’è anche .

Giovedì, ad esempio, il fornitore tedesco ha interrotto la produzione di elettricità da carbone in due centrali della Westfalia (Hamm e Ibbenbüren).
Lo scorso dicembre, ha ottenuto un ristoro di 216 milioni di euro per la chiusura delle due centrali.

La conversione di da fornitore convenzionale a fornitore di energia verde, sta quindi procedendo spedita. E questo a lungo termine dovrebbe dare i suoi frutti anche in Borsa. Lo pensano anche gli esperti, che vedono ancora molti margini di miglioramento.
Secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, dei 28 esperti si occupano regolarmente di azioni RWE, ben 23 di loro consigliano di acquistare.
Gli altri cinque danno giudizio “Hold”. Nessuno quindi suggerisce di vendere RWE.
Questo ottimismo si riflette anche nell’obiettivo medio di prezzo, che è di circa il 28% superiore al livello dei prezzi corrente.

Tuttavia, affinché possa davvero svoltare al rialzo, è necessario lasciarsi alle spalle con decisione la quota dei 30 euro. Ma soprattutto occorre che vi sia il breakout della trendline ribassista di questo 2021 (fonte grafica broker ).

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Il primo tentativo ha portato a un immediato pullback, anche perché questo livello è rafforzato anche dalla contemporanea presenza della EMA50.
Al ribasso va però tenuta d’occhio la quota 29,80 euro, dal punto di vista tecnico il livello di supporto che separa RWE da eventuali ulteriori slanci al ribasso.

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