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ADIDAS in rosso dopo i dati Q2, la crescita era stata già prezzata da giorni

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L’azienda ha aumentato l’outlook del 2021. Ora prevede che le vendite aumenteranno fino al 20%, trainate da miglioramenti in tutti i mercati

I dati del secondo trimestre non sono stati sufficienti ad per continuare il suo slancio, che l’aveva portato a nuovi massimi storici a 336,25 euro. Il mercato stava già da giorni prezzando le performance positive attese dal produttore di articoli sportivi.

I numeri hanno confermato la bontà del secondo trimestre.
Le vendite nette di Adidas sono cresciute del 51,5%, passando da 3,352 miliardi di euro a 5,077.
L’utile delle operazioni continuative è pari a 387 milioni di euro, dopo una perdita di 243 milioni di euro dell’esercizio precedente. Gli analisti si aspettavano meno.
L’utile netto è stato 407 miliardi, contro -317 del Q2 dello scorso anno.
Per l’intero semestre l’utile netto sale a 962 (contro la perdita di 291 dell’anno prima).

Adidas, previsioni 2021

Dato questo slancio, ha aumentato l’outlook del 2021.
Ora prevede che le vendite aumenteranno fino al 20%, trainate da forti miglioramenti in tutti i mercati. Questa nuova prospettiva riflette una crescita delle vendite fino al 7% nella seconda metà dell’anno rispetto al livello del 2020.
Il margine operativo dovrebbe essere compreso tra il 9,5% e il 10% (in precedenza: dal 9% al 10%).
Si prevede che l’utile netto delle operazioni continue aumenterà a un livello compreso tra € 1,4-1,5 miliardi (in precedenza: € 1,25-1,45 miliardi).
Le prospettive di redditività della società continuano a includere i costi incagliati temporanei relativi alla prevista cessione di Reebok. Nel 2021 si prevede che tali costi ammonteranno a circa 250 milioni di euro e incideranno sull’utile netto delle operazioni continue di circa 200 milioni di euro.

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