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BAYER migliora le prospettive in mezzo a tante nubi. E annuncia l’acquisto di Vividion Therapeutics

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L’acquisizione dell’azienda americana costerà al gruppo farmaceutico e agrochimico fino a due miliardi di dollari

Il colosso farmaceutico e agrochimico ha alzato il velo sui conti del secondo trimestre del 2021, alzando le prospettive per l’esercizio in corso.
Tutto secondo previsioni, con diverse luci e ombre.
Tuttavia ma a sorprendere è l’acquisizione multimiliardaria della società biotech Vividion Therapeutics, che Bayer ha finalizzato per un massimo di due miliardi di dollari e che verrà completata nel terzo trimestre del 2020.

I dati del secondo trimestre evidenziano una crescita delle vendite del 12,9% a poco meno di 10,9 miliardi di euro (tuttavia il business agricolo disegna i numeri in basso. La perdita è di 2,38 miliardi di euro).
L’utile netto ammonta a -2,335 miliardi di euro (Q2 2020: -9.548 miliardi di euro).
L’EBITDA al netto delle voci speciali, invece, è diminuito del 10,6% a 2,58 miliardi di euro.
L’EBIT è rientrato a -2,281 miliardi di euro (Q2 2020: -10.784 miliardi di euro).
Il free cash flow è diminuito del 17,8% a 1,152 miliardi di euro.

Bayer, previsioni 2021

Bayer sta diventando più ottimista sulle sue prospettive. Per le vendite, la società con sede a Leverkusen prevede ora circa 44 miliardi di euro (in precedenza da 42 a 43 miliardi di euro), il che significherebbe un aumento del 6% rispetto all’anno precedente.
L’utile per azione dovrebbe essere compreso tra 6,40 e 6,60 euro. In precedenza, aveva promesso circa 6,10-6,30 euro a titolo.
L’EBITDA aggiustato dovrebbe essere 10,6-10,9 miliardi di euro nel 2021 (in aumento di 100 milioni di euro).

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Prossima acquisizione Vivdion

ha acquisito la società statunitense Vividion, specializzata nell’analisi delle proteine patogene. “Dalla prima telefonata alla firma sono passate solo sette settimane“, ha dichiarato il CEO di Bayer Pharma Stefan Oelrich in un’intervista all’agenzia di stampa finanziaria dpa-AFX. L’acquisizione costerà al gruppo farmaceutico e agrochimico fino a due miliardi di dollari.

Su Bayer rimane però sempre la spada di Damocle della questione glifosato, visto che le numerose controversie legali non sono ancora definitivamente fuori dal tavolo.

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