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RWE in calo ma gli analisti vedono potenziali notevoli (RBC del 50%)

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L’analista John Musk vede possibili vantaggi per il gruppo sia nel business convenzionale che nelle energie rinnovabili

Il calo avuto nelle ultime tre settimane – conesso anche alle prospettive di aumento dei tassi di interesse – ha spinto RWE al ribasso, vicino la soglia dei 30 euro. Tuttavia, questo può aumentare l’attrattività del titolo del produttore energetico, vista la quotazione sui minimi di due mesi.

Ne sono convinti ad esempio gli analisti della banca canadese RBC, che questa mattina ha aggiornato la sua view sul titolo quotato al DAX.

Vista la curva dei prezzi dinamica sui mercati delle materie prime, l’analista John Musk ritiene che lo sviluppo potrebbe portare notevoli vantaggi al gruppo sia nel business convenzionale che nelle energie rinnovabili.

Per questo motivo ha ha aumentato le sue stime sugli utili per azione dal 2022 al 2024 fino al 30%, e inoltre ha adeguato l’obiettivo di prezzo portandolo da 41,50 a 46,00 (con ratinga invariato su “Outperform”). Ciò significa un potenziale al rialzo di circa il 50%.
Secondo RBC, la conversione verso le energie rinnovabili nel lungo termine, dovrebbe rendere RWE un titolo interessante soprattutto per chi entra adesso a mercato.

Va rimarcato che la view positiva non è solo degli analisti RBC. Quasi tutte le maggiori società di rating condividono il pensiero di Musk a lungo termine.
Morgan Stanley di recente ha fissato un target di prezzo a 44 euro, Jefferies arriva a 45, Credit Suisse si ferma poco sotto, a quota 38,10 mentre Goldman Sachs a fine agosto fissò come obiettivo 47 euro.

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