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BUNDESBANK, addio a sorpresa del presidente Weidmann dopo 10 anni

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Il capo della banca centrale tedesca ha rassegnato le dimissioni per motivi personali

Una notizia a sorpresa scuote l’economia tedesca. Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann si è dimesso dall’incarico per motivi personali. Lascerà la guida della banca centrale alla fine dell’anno.
Sono giunto alla conclusione che più di 10 anni sono un buon momento per iniziare un nuovo capitolo, per la Bundesbank, ma anche per me personalmente“, ha scritto Weidmann in una lettera ai dipendenti della banca.
Weidmann assunse la carica nel maggio 2011 all’età di 43 anni, all’epoca fu il più giovane capo della Bundesbank.

Weidmann ha ringraziato tutti: “L’ambiente in cui operiamo è cambiato enormemente e i compiti della Bundesbank sono cresciuti. La crisi finanziaria, la crisi del debito sovrano e, più recentemente, la pandemia impongono di prendere decisioni politiche e di politica monetaria che avranno un effetto duraturo. Per me è sempre stato importante che la voce chiara e orientata alla stabilità della Bundesbank rimanesse chiaramente udibile“.

In passato, Wiedmann aveva più volte criticato la politica monetaria ultra-espansiva della Banca Centrale Europea (BCE). Weidmann ha ringraziato i suoi colleghi del Consiglio direttivo BCE per l’atmosfera aperta e costruttiva nelle discussioni a volte difficili degli ultimi anni. Ha sottolineato “l’importante ruolo stabilizzatore della politica monetaria durante la pandemia e la positiva conclusione della discussione sulla strategia come una pietra miliare importante nella politica monetaria europea“.

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