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DAX borsa Francoforte

DAX a picco sulla guerra in Ucraina. L’indice rimane un pelo oltre i 14mila punti

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Ad essere penalizzate sono le azioni di società con un’elevata esposizione nell’Est Europa o direttamente in Russia

L’offensiva militare lanciata dalla Russia in Ucraina ha causato un crollo del mercato azionario tedesco. Gli investitori, andati a dormire con la speranza che la diplomazia potesse ancora funzionare, si sono svegliati con una guerra in corso.
Il DAX ha chiuso così in ribasso del 4% a 14.052 punti, dopo aver toccato il minimo di un anno a 13.807 punti.
L’MDAX delle azioni di medie dimensioni è sceso del 3,84% a 30.663,58 punti.

In una giornata ricca di report aziendali, l’unico vero driver è stata la guerra in Ucraina.
Ad essere penalizzate sono le azioni di società con un’elevata esposizione nell’Est Europa o direttamente in Russia. Ad esempio Uniper (-13,9%), HeidelbergCement (-7,2%) o Deutsche Telekom (-5,4%), che pure hanno anche presentato i loro report trimestrali.
Brutta giornata anche oper le banche, con Deutsche Bank che segna -12,5% e Commerzbank -13,1%.

Al contrario, la prospettiva che si cerchi una indipendenza energetica sempre maggiore, ha spinto Nordex (+12,8%) e Siemens Energy (+7,4%).

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