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BASF, primo trimestre a tinte miste: EBIT ok, utili in calo

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Il risultato operativo (EBIT) prima degli special item è aumentato di 497 milioni a 2,8 miliardi di euro

Un forte sviluppo nel settore dei prodotti chimici di base, sostenuto dai prezzi elevati, ha aiutato BASF a raggiungere all’inizio dell’anno cifre operative inaspettatamente solide.
Al contrario, la domanda da parte dell’industria automobilistica è stata significativamente più bassa.
L’azienda ha discusso i dati in occasione dell’Assemblea annuale virtuale degli azionisti, ed aveva già pubblicato quelli preliminari lo scorso 11 aprile.

BASF primo trimestre 2022

In base ai dati definitivi forniti da , le vendite sono aumentate di 3,7 miliardi rispetto al primo trimestre 2021, giungendo a 23,1 miliardi di euro. La crescita delle vendite è stata trainata principalmente dall’aumento dei prezzi, in particolare nei segmenti Chimica e Materiali.

Il risultato operativo (EBIT) prima degli special item è aumentato di 497 milioni a 2,8 miliardi di euro. L’EBIT è aumentato di 474 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2021 a 2,8 miliardi di euro.

L’utile netto è stato pari a 1,2 miliardi di euro (29% inferiore rispetto all’anno precedente). Ciò è dovuto alle svalutazioni riconosciute da Wintershall Dea, che ha incluso nell’utile netto da partecipazioni su base proporzionale (72,7%) come onere speciale di circa 1,1 miliardi di euro.

Tali svalutazioni sono state innescate dalla guerra in Ucraina e dalle relative conseguenze politiche e hanno riguardato, oltre al prestito Nord Stream 2, asset in Russia e nel settore del trasporto del gas.

Dividendo BASF

Il Consiglio di amministrazione esecutivo e il consiglio di sorveglianza di propongono un dividendo di 3,40 euro per azione per l’esercizio 2021. BASF pagherà quindi un totale di circa 3,1 miliardi di euro il 4 maggio 2022. Questo pagamento è più che coperto dal forte free cash flow di 3,7 miliardi di euro generato nel 2021.

BASF previsioni 2022

Le prospettive macroeconomiche globali sono attualmente soggette a un’incertezza molto elevata. In particolare, è impossibile prevedere l’ulteriore sviluppo della guerra in Ucraina e il suo impatto sui prezzi e sulla disponibilità di energia e materie prime.
Tuttavia ha confermato la previsione annuale per il 2022, con vendite comprese tra 74 e 77 miliardi di euro e un EBIT ante special item compreso tra 6,6 e 7,2 miliardi di euro.

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