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BAYER, continuano i problemi legati al glifosato

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Una Corte d’Appello USA ha ordinato all’US Environmental Protection Agency di riesaminare la pericolosità del glifosato

La Corte d’Appello Federale del nono circuito degli Stati Uniti ha inflitto un’altra delusione al colosso tedesco Bayer. Ha ordinato infatti all’US Environmental Protection Agency di esaminare se il glifosato, il principio attivo del diserbante Roundup di Monsanto (società acquistata a peso d’oro da pochi anni fa), ponga rischi per l’uomo e l’ambiente.
La decisione è stata presa con voto favorevole di 3-0.

Le critiche rivolte all’EPA

Secondo la Corte d’Appello, l’EPA (che ha riautorizzato l’uso del glifosato nel gennaio 2020) non ha considerato adeguatamente se il glifosato provoca il cancro e minaccia le specie in via di estinzione.

Il giudice di circoscrizione Michelle Friedland ha scritto per la corte d’appello di Pasadena, in California, che l’EPA non ha giustificato adeguatamente il motivo per cui ritiene il glifosato non minaccioso per la salute umana. Ha anche criticato aspetti del processo di approvazione dell’agenzia EPA.
George Kimbrell, avvocato della Rural Coalition, in un’intervista ha definito la decisione ‘una vittoria storica per i lavoratori agricoli, il pubblico e le specie in via di estinzione‘.

Situazione intricata per Bayer

Da parte sua sostiene che l’EPA abbia condotto una ‘rigorosa valutazione‘ sul glifosato, e ritiene che l’agenzia continuerà a concludere che gli erbicidi a base di questa sostanza sono sicuri e non cancerogeni.
Finora Bayer ha affrontato decine di migliaia di cause legali, in cui veniva accusata che il Roundup provoca il cancro e altre malattie.

La Corte Suprema degli Stati Uniti dovrebbe decidere presto se ascoltare l’appello della società tedesca per un risarcimento di 25 milioni di dollari a Edwin Hardeman, un cliente del Roundup di che ha accusato il suo cancro dei suoi diserbanti.

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