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COVESTRO, terzo trimestre flop. Il gruppo è più cauto riguardo al 2022

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Nel terzo trimestre Covestro ha visto l’utile operativo ridursi di due terzi a 302 milioni di euro su base annua, più di quanto previsto dal mercato

Inflazione e costi dell’energia hanno inciso notevolmente sui risultati di Covestro nel terzo trimestre, anche se alla fine il produttore di materie plastiche di Leverkusen si è comunque attenuto alle previsioni per l’anno.
Adesso Covestro è più cauto anche sulle previsioni per l’intero anno.

Terzo trimestre 2022 Covestro

Nel terzo trimestre Covestro ha visto l’utile operativo ridursi di due terzi a 302 milioni di euro su base annua, più di quanto previsto dal mercato nonché il 65% in meno rispetto all’anno precedente.
Covestro ha così raggiunto l’estremità inferiore del proprio obiettivo, ossia un surplus di 12 milioni di euro. Lo scorso anno il surplus era stato di 472 milioni, e gli analisti si aspettavano 40 milioni di euro.

Le vendite sono aumentate del 7,3 per cento a 4,62 miliardi di euro (gli analisti si aspettavano un fatturato di 4,33 miliardi di euro,). Gli aumenti dei prezzi sono stati assorbiti dal calo dei volumi, ma c’è stato un vento favorevole dal lato valutario.
Il free cash flow operativo, ovvero il denaro che alla fine rimane bloccato con Covestro nelle attività quotidiane, è sceso di oltre il 90% a 33 milioni di euro.

Outlook 2022 Covestro

I prezzi energetici elevati e un umore più cauto tra i consumatori spingono il gruppo di materie plastiche Covestro ad essere più prudente per l’anno in corso.

Secondo una dichiarazione di martedì, il gruppo prevede un utile prima di interessi, tasse, ammortamenti e ammortamenti (Ebitda) compreso tra 1,7 e 1,8 miliardi, dopo che lo slittamento era rimasto tra 1,7 e 2,2 miliardi di euro. In media, gli analisti si aspettano ben 1,8 miliardi di euro.
Il free cash flow dovrebbe essere compreso tra zero e 100 (in precedenza: tra zero e 500) milioni di euro.

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