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DAX, lo scivolone costa i 16mila e anche la EMA50. Segnali negativi

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Il DAX ha addirittura infranto il range dove era rimasto per oltre un mese, ma stavolta l’ha fatto sul lato inferiore

Si è chiusa una settimana molto pesante per il mercato azionario tedesco, malgrado lo spunto di venerdì abbia consentito di attenuare il bilancio finale. Il è scivolato di circa il 3,5% nell’ultima settimana, perdendo nuovamente la soglia dei 16mila punti, dalla quale peraltro si è allontanato notevolmente.
A fine settimana l’indice tedesco segna 15.603,40 punti.

L’umore del mercato è indirizzato dalle mosse delle banche centrali, che si apprestano a effettuare altri rialzi dei tassi di interesse e fanno temere una recessione verso fine anno. La BCE ha inviato chiarissimi segnali in tal senso, ma anche la FED si appresta a una nuova stretta a luglio.

Oltre a costare la soglia dei 16mila punti, lo scivolone degli ultimi giorni ha avuto un altro effetto importante: il breakout del supporto rappresentato dalla EMA50. Chiaramente per il questo significa un segnale fortemente negativo.

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(fonte grafica: piattaforma di investimento )

Ma non c’è soltanto questo. Il ha addirittura infranto il range dove era rimasto per oltre un mese, ma stavolta l’ha fatto sul lato inferiore.
Il rimbalzino di venerdì – sul supporto statico a 15738 – ha riportato il prezzo sul bordo inferiore di questo range, ma adesso bisogna capire se il ci rientrerà oppure lo perderà di nuovo.
Ad ogni modo, svaniti al momento i sogni di riavvicinarsi al massimo storico di 16.427, il primo obiettivo deve essere quello di riavvicinarsi ai 16mila punti.

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