Stanno andando avanti da diversi mesi i tentativi di di uscire dalla fase di range compresa tra 9,00 e 10,20 euro, e in questi giorni ci sta riprovando, accompagnata anche da una dose di ottimismo da parte degli analisti.
La decisione della BCE di alzare ancora i tassi di interesse nel meeting di settembre ha dato un nuovo impulso nei giorni scorsi. Tuttavia s’è trattato dell’ultimo atto del ciclo di strette, che nello scorso biennio ha aumentato i margini da interesse consentendo alle banche di gonfiare i loro bilanci.
Un aspetto positivo è che la crisi che si era abbattuta sul settore bancario dopo il fallimento di diverse banche regionali USA sembra quasi alle spalle. Le ultime presentazioni delle banche americane ad una conferenza finanziaria hanno infatti dimostrato un andamento degli utili sorprendentemente buono nell’attuale trimestre, il che induce ad una cauto ottimismo.
tuttavia soffre alcuni fattori di rischio. Anzitutto le difficoltà dell’economia tedesca, che potrebbero condurre anche a maggiori sofferenze in futuro.
In secondo luogo i continui richiami di Bafin per la questione Postbank, con annesse minacce di misure punitive contro Deutsche Bank.
Sotto il profilo tecnico, da un semestre si agita nel range 9,00-10,20. Dopo i tentativi di breakout avvenuti a fine luglio e fine agosto, adesso ci sta riprovando.
Aver superato la coppia EMA50-EMA200 ha sicuramente mandato un messaggio incoraggiante.
(Fonte grafica: piattaforma di investimento )
Se sarà capace di fare definitivamente breakout dal range, allora dovrebbe avere slancio a sufficienza per entrare nel gap down aperto da mesi verso quota 11,0 euro.
Va sottolineato che c’è un certo ottimismo da parte degli analisti su Deutsche Bank. Settimana scorsa, ad esempio, la banca americana JPMorgan ha lasciato il giudizio su ‘Overweight’ con un obiettivo di prezzo di 14 euro.
