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DAX, le cose si complicano dopo l’ultimo scivolone settimanale

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L’indice continua ad oscillare nel range tra 15.500 e 16.000 punti, ma aver perso il supporto a 15730 non è un buon messaggio

La prospettiva di tassi di interesse più alti per un periodo lungo ha dato una brusca spallata al mercato azionario europeo, che viene fuori da una settimana complicata. Il è scivolato del 2,1% la scorsa ottava, finendo per cadere a 15.557,29 punti.

L’unica nota confortante è che l’indice tedesco è rimasto appena al di sopra della linea della media mobile a 200 giorni, un importante indicatore della tendenza a lungo termine.

Il mercato non ha fatto in tempo a metabolizzare la nuova controverse stretta della BCE, che è arrivata la doccia fredda dalla FED, ancora lontana dall’accantonare il suo atteggiamento da “falco”.
Gli investitori devono prepararsi a tassi d’interesse ancora elevati per combattere l’inflazione. Sebbene restino cauti, stanno tornando ad acquistare alcuni titoli e sono comparsi i primi “cacciatori di occasioni”.

Sotto il profilo tecnico, aver perso il supporto a 15730 non è un buon messaggio. Tuttavia il è ancora vicino a quel livello, e potrebbe rimettere il muso avanti come accaduto già diverse volte nelle ultime settimane.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Ripetiamo che la notizia confortante è che la EMA200 si trova ancora in basso. Inoltre il continua ad oscillare nel range tra 15.500 e 16.000 punti, per cui ogni scenario rimane ancora aperto.

Come abbiamo detto settimana scorsa, per diventare più ottimisti serve però un segnale forte, che passa per il recupero della soglia psicologica dei 16mila, andando ad avvicinarsi quanto meno alla resistenza sui 16300.

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