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BMW, il recente rimbalzo adesso affronta un triplo ostacolo

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Ema 50, Fibonacci ed Ema 200 sono gli scogli che il titolo automobilistico dovrà superare

Da mesi lo scenario per il mercato automobilistico è diventato complicatissimo. Tutti i titoli del settore, quindi anche BMW, dall’estate in poi hanno accusato dei cali pesanti.
Alla fine del mese scorso aveva raggiunto il livello più basso dall’inizio del 2023, poco sotto gli 87 euro. Tuttavia sembra che il peggio sia alle spalle, e che all’orizzonte vi possa essere una ripresa (finora ha fruttato un recupero del 9% circa).

Gli ultimi dati trimestrali hanno sostenuto la ripresa di , ed anche il management ha espresso ottimismo riguardo alle proprie attività future.

Nel core business automobilistico è andata un po’ meglio del previsto, e anche la liquidità (free cash flow) è stata molto forte. Tuttavia il fatto che abbia comunque mantenuto fermi gli obiettivi annuali, è indice chiaro che ci sono ancora molte incertezze e occorre prudenza.

Del resto l’indice IFO che misura la fiducia del settore automobilistico, è sceso da -14,6 punti in settembre a -16,1 punti in ottobre. La riluttanza dei clienti all’acquisto crea sempre più problemi alla maggior parte dei produttori, che attirano i clienti con sconti e offerte di finanziamento o leasing convenienti.
Nell’incertezza riguardo al futuro la Cina svolge un ruolo importante: da un lato in termini di sviluppo del mercato e dall’altro di concorrenza da parte dei produttori cinesi.

Sotto il profilo tecnico, a inizio ottobre vi dicemmo che la “croce della morte” (ossia il passaggio della Ema50 sotto la Ema200) non preannunciava nulla di buono. E infatti subito dopo c’è stato il crollo fino ai minimi annuali.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

La ripresa degli ultimi tempi è cominciata sul livello 61,8 Fibonacci, che ha agito da supporto innescando il rimbalzo. Questo ha portato a testare la Ema50, ma il passaggio è reso più complicato dal fatto che poco sopra ci sono sia il 38,2 Fibonacci che la Ema 200.
Ecco perché dal punto di vista tecnico, questa fase è molto delicata e potrebbe segnare la definitiva inversione di tendenza.

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