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DEUTSCHE BANK, rally ancora robusto dopo la “croce d’oro”

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Il prezzo è salito sui massimi di quasi 2 anni, oltre la soglia dei 12 euro

La corsa delle ultime settimana ha spinto Deutsche Bank verso un guadagno del 10% nel solo mese di dicembre, che diventa + 22% se estendiamo il periodo agli ultimi 3 mesi.
A rendere questo slancio più ragguardevole è il fatto che sia avvenuto proprio mentre il mercato ritiene che presto le banche centrali cominceranno a tagliare i tassi di interesse (che vuol dire meno margini per gli istituto di credito).

Tuttavia, l’ampia diversificazione del business di Deutsche Bank potrebbe aiutarla molto. Infatti i tassi di interesse più bassi potrebbero rimettere in carreggiata il settore delle costruzioni di alloggi e la domanda di mutui per la casa. Inoltre i bassi tassi di interesse sui prestiti dovrebbero anche garantire maggiori vendite per prestiti aziendali. Infine, il taglio dei tassi stimolerà la ripresa del mercato M&A.


A propiziare il rlaly di Deutsche Bank è anche il fatto che fino al mese di ottobre, il più grande istituto finanziario tedesco aveva sottoperformato rispetto ai concorrenti europei, perché non si era ripreso dal crollo dello scorso marzo provocato dalla crisi tra le banche regionali americane e dai rumors su una scarsa stabilità di Deutsche Bank (rivelatesi voci infondate).

Sotto il profilo tecnico, il contromovimento iniziato a fine ottobre ha spinto Deutsceh Bank ad uscire dal range 9,00-10,20 dove aveva oscillato per diversi mesi, colmando anche il gap down tra 10,90 e 11,5.

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Il prezzo è salito sui massimi di quasi 2 anni, oltre la soglia dei 12 euro, e sta ricevendo ulteriori messaggi positivi dall’incrocio tra la Ema50 e 200 (la così detta “croce d’oro“).
La situazione è decisamente rialzista, anche se l’indicatore RSI è molto elevato e potrebbe preannunciare una fase di correzione a breve.


La fiducia degli analisti riguardo Deutsche Bank rimane molto forte. Goldman Sachs ha fissato un target a 12 mesi su quota 18,40, mentre UBS lo vede su quota 17,5, RBC arriva a 16 euro, mentre la banca americana JPMorgan ha lasciato un obiettivo di prezzo di 14 euro.

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