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DEUTSCHE BANK cerca lo slancio per avvicinare i 13 euro

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L’ottimismo deriva dai fondamentali e dal fatto che le azioni di Deutsche Bank non sono solo storicamente sottovalutate, ma sono anche uno dei più “economici” nel confronto tra i principali istituti bancari europei

Dopo il rally vissuto nell’ultimo trimestre del 2023 (dal minimo del 24 ottobre al massimo dell’11 gennaio ha guadagnato circa il 37%), Deutsche Bank sta facendo più fatica a oltrepassare la soglia dei 12,5 euro. Finora un paio di tentativi sono falliti, ma il grande istituto tedesco potrebbe riprovarci nelle prossime settimane.

La recente frenata di Deutsche Bank si spiega con il contesto incerto del settore bancario. Le date riguardo il possibile taglio dei tassi di interesse da parte di FED e BCE hanno vissuto un valzer: da marzo ad aprile, anzi forse maggio oppure giugno. In questo scenario anche l’umore è andato a fasi alterne, rendendo vulnerabile alle prese di profitto chi – come Deutsche Bank – aveva corso più degli altri nelle settimane precedenti.

Inoltre si sono ripresentati i problemi presso le banche regionali degli Stati Uniti, dove Moody’s ha ridotto il rating creditizio della New York Community Bancorp in difficoltà allo status di ‘spazzatura‘. Anche questo ha reso instabile l’umore attorno ai titoli bancari.

Se Deutsche Bank non è arretrata, è solo perché il più grande istituto finanziario tedesco ha chiuso il 2023 con una crescita migliore del previsto, raggiungendo il più alto utile prima delle imposte degli ultimi 16 anni (quasi 5,7 miliardi di euro), e programma una ulteriore riduzione dei costi tramite tagli al personale.
Dello sviluppo positivo trarranno vantaggio anche gli azionisti: il dividendo dovrebbe salire da 30 centesimi di un anno fa a 45 centesimi per azione. La banca prevede di restituire agli azionisti altri 675 milioni di euro attraverso riacquisti di azioni entro la fine di giugno.

Sotto il profilo tecnico, come abbiamo detto Deutsche Bank sta facendo fatica a oltrepassare la soglia di resistenza a 12,5 euro, che è stata testata due volte di recente e anche in passato (nel 2021 e 2022).

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(Fonte grafica: piattaforma di investimento )

Poco più sopra c’è il massimo annuale a 12,902, ultimo ostacolo prima di aggredire il livello psicologico dei 13 euro, che manca da due anni.
Al ribasso la EMA50 fornisce un supporto, reso ancora più solido dal livello statico a 11,50. Questo livello ha impedito che il pattern “doppio massimo” si concretizzasse in una figura di inversione.

Va aggiunto che le azioni di Deutsche Bank non sono solo storicamente sottovalutate (rapporto P/E nel 2024 di 5,7), ma sono anche uno dei più “economici” nel confronto tra i principali istituti bancari europei.
Questo spiega anche perché la fiducia degli analisti in Deutsche Bank rimane molto forte. Goldman Sachs ha fissato un target a 12 mesi su quota 18,30, mentre UBS lo vede su quota 16,4, RBC arriva a 16 euro, mentre la banca americana JPMorgan ha fissato un obiettivo di 14,5 euro.

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