Alcuni fattori macroeconomici e geopolitici hanno spinto il DAX e le borse europee nell’ultima settimana. Grazie a tre giorni di guadagni consecutivi, il principale indice tedesco si è avvicinato alla soglia dei 21mila punti.
Il bilancio della settimana dice +1,20%, con una chiusura a 20.903,39 punti, ma nella giornata di venerdì era stato fissato un nuovo record a 20.924 punti.
La riduzione dei timori sull’inflazione ha guidato il rally record del mercato azionario tedesco. A metà settimana, i dati sull’inflazione statunitense (il tasso di fondo è inaspettatamente diminuito) hanno causato un’inversione di tendenza nei rendimenti obbligazionari, che da dicembre erano aumentati notevolmente. Ciò ha rallegrato l’umore del mercato azionario, nonostante l’incertezza sulla politica tariffaria statunitense sotto Donald Trump, che lunedì si insedia per la seconda volta.
Nessuno sa come Trump attuerà la sua strategia commerciale, anche se molti sono convinti che dovrebbero servire più come mezzo di pressione nei negoziati. Questo è probabilmente il motivo per cui sul mercato azionario si spera che possa esserci una cooperazione significativamente migliore, soprattutto con la Cina.
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La corsa del DAX ha ormai come obiettivo i 21mila punti. Tuttavia, come vediamo sulla piattaforma di investimento , l’ingresso dell’indicatore RSI nella zona di ipercomprato potrebbe innescare una correzione, vista anche l’importanza psicologica di questa soglia.
Un’eventuale area di atterraggio per il potrebbe essere sul supporto statico verso 20500 punti, formatosi nelle ultime settimane. Più in basso invece c’è il supporto dinamico rappresentato dalla Ema50.
