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DEUTSCHE BANK, assalto ai 20 euro o ci sarà prima un consolidamento?

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Dopo un lungo rally alcuni investitori hanno preso profitto dopo l’ultima trimestrale

La corsa straordinaria cominciata ad agosto, che ha fruttato a DEUTSCHE BANK un progresso di oltre il 50%, ha vissuto una brusca frenata a causa degli ultimi dati trimestrali che sono stati al di sotto delle aspettative. Il prezzo del titolo, giunto ormai alle porte dei 20 euro, ha fatto così una improvvisa marcia indietro.

Nel quarto trimestre c’è stato un calo degli utili causato dalla vicenda Postbank, che sta costando molto più di quanto inizialmente previsto. Oltre al risarcimento degli ex azionisti di Postbanc, i prestiti in valuta estera in Polonia hanno comportato esborsi ai clienti per i contratti conclusi anni fa.
Alla fine dei conti, il calo dell’utile di è stato del 7% rispetto all’anno scorso, mentre il surplus attribuibile all’azionista si è persino ridotto del 36% a circa 2,7 miliardi.


D’altra parte le prospettive dello sviluppo nel 2025 e dei dividendi hanno soddisfatto le aspettative. aumenterà il dividendo da 0,45 a 0,68 euro e programma un’operazione di buyback da 750 milioni di euro.
 
Una correzione era nell’aria, e probabilmente gli investitori hanno colto l’occasione di questo report trimestrale poco brillante per far scattare le prese di profitto.


Per chi investe su a breve termine questo può essere un problema. Ma per chi si muove su un orizzonte di lungo periodo, non ci sono grandi motivi di preoccupazione visto che la compensazione per gli azionisti di Postbank è un fattore una tantum e difficilmente avrà ulteriori effetti sullo sviluppo operativo di Deutsche Bank. Inoltre, la società continua ad essere sulla buona strada per un rendimento del capitale proprio del 10%.


Dal punto di vista grafico non si può escludere un consolidamento di , prima di provare la salita verso i 20 euro.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , il più immediato livello di supporto si trova sui 18 euro, dove transita anche la Ema50. Esiste quindi un potenziale rischio di forte correzione, anche perché l’indicatore RSI è ancora in leggero ipercomprato.
Al rialzo invece la soglia psicologica dei 20 euro è il prossimo grande ostacolo, ma servirà uno slancio robusto per superare questo livello e aggredire i massimi dal 2016 (a quota 20,5).

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