Si è chiuso un gennaio da record per il DAX, che durante questo primo mese di contrattazioni ha guadagnato il 9,2%. L’indice tedesco è riuscito ad affacciarsi per la prima volta oltre la soglia dei 21.800 punti, anche se alla fine ha chiuso questa settimana a 21.732,05 punti (+1,6% settimanale).
Questo bilancio giunge al termine di giorni vissuti molto intensamente, con il tonfo innescato dai titoli tech prima e i meeting di FED e BCE dopo. Le prospettive di una battaglia commerciale con gli USA per adesso non sporcano l’umore del mercato, ma restano sullo sfondo come un fattore che potenzialmente potrebbe cambiare lo scenario da un momento all’altro.
Bisogna inoltre sottolineare la forte divergenza dell’andamento del , che continua a correre, rispetto all’andamento dell’economia tedesca che invece resta in grande sofferenza.
Ecco perché alcuni esperti mettono in guardia da una situazione che necessita di correzione, e che potrebbe essere anche positiva perché offrirebbe agli investitori di nuovo l’opportunità di acquisto a condizioni più economiche.
Sotto l’aspetto grafico, il si sta avvicinando sempre più ai 22.000 punti, che rappresenta la prossima resistenza statica.
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Come possiamo vedere sulla piattaforma di investimento , si fa sempre più minacciosa le presenza dell’indicatore RSI in zona ipercomprato, che ammonisce gli investitori sul rischio di una correzione.
Se così fosse, come dicemmo settimana scorsa, il primo supporto è in prossimità della soglia psicologica dei 20mila punti.
