Il programma di spese in difesa e infrastruttura in rampa di lancio ha consentito al DAX di vivere una settimana positiva, durante la quale l’indice tedesco si è persino riaffacciato oltre la soglia dei 23.000 punti. Il ha quasi completamente assorbito le perdite della settimana precedente, chiudendo a 22.986,82 punti.
Nonostante numerosi fattori negativi, in primo luogo la battaglia a colpi di tariffe tra USA e UE, il mercato azionario è riuscito a restare a galla.
Un sostegno arriva dalla Cina, perché il pacchetto di stimoli aggiuntivi di Pechino favorirà la ripresa del dragone, e l’Europa potrò usarlo in parte per proteggere le influenze negative della politica commerciale degli Stati Uniti.
Tuttavia, come abbiamo detto, l’umore degli investitori nel ha girato soprattutto attorno al pacchetto economico che l’Unione/SPD dovrebbero approvare in settimana con il supporto dei Verdi, dietro la promessa di un supporto anche alle rinnovabili. Ad esempio, devono essere utilizzati 100 miliardi del totale di 500 miliardi di euro dal pacchetto di infrastrutture a fini climatici.
Questo enorme pacchetto di stimolo fa sperare che la Germania possa affrontare le necessarie riforme strutturali per ritrovare slancio economico.
Dopo il rally che il ha cominciato sul finire di novembre, lo scenario è un po’ cambiato nelle ultime settimane.
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Come vediamo sulla piattaforma di investimento , lo slancio che aveva spinto l’indice tedesco si è fermato, e il DAX sta attraversando una fase laterale caratterizzata da grande volatilità, con oscillazioni continue a tra 22300 punti e 23mila punti.
Tutto fisiologico, comunque, perché era impensabile che la corsa del potesse continuare al ritmo visto dalla fine di novembre scorso.
Il quadro tecnico resta ampiamente rialzista, almeno finché l’indice riuscirà a conservare la soglia dei 22mila punti senza scivolare sotto la Ema50.