Anche se lo slancio rialzista si va via via facendo più debole, il DAX ha infilato un’altra settimana da record. Il principale indice tedesco ha chiuso la settimana a 24.304 punti, con un progresso complessivo dell’1,3%. Ma nella giornata di giovedì era arrivato al picco di 24.479 punti.
L’umore del mercato azionario continua ad essere influenzato soprattutto dalle prospettive commerciali. Nonostante i tira e molla di Trump, il mercato nutre un cauto ottimismo che qualcosa si possa muovere grazie ai negoziati bilaterali. Ottimismo alimentato anche dal colloquio al telefono di Trump con il presidente cinese Xi Jinping, avvenuto giovedì.
Più sfumato questa settimana il ruolo della guerra in Ucraina, visto che una speranza di pace resta ancora molto lontana.
Nel frattempo i dati macro mostrano un’Europa che tiene e può contare sugli stimoli della BCE, che ha nuovamente tagliato i tassi, ampliando la divergenza rispetto alla FED, che potrebbe ancora rimanere guardinga visti i dati sul lavoro migliori del previsto. Tuttavia, la presidente della BCE Christine Lagarde ha smorzato un po’ l’euforia segnalando la possibile fine del ciclo di tagli.
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Lo scenario tecnico del DAX resta rialzista, anche se da metà maggio si è decisamente attenuato il ritmo di crescita, come vediamo nell’immagine sulla piattaforma di investimento . Più che cercare la spinta verso i 25mila punti, il mercato sembra volersi consolidare oltre la soglia dei 24mila.
Questo andamento più lento ha consentito all’indicatore RSI si scaricarsi un po’, anche se rimaniamo ancora vicini alla zona di ipercomprato.
Per il la soglia psicologica dei 25mila punti resta la zona di resistenza più immediata, mentre al ribasso la Ema50 funge da primo supporto.