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BMW, crollo dell’utile nel 2020 (-23,2%). Giù le vendite in Europa e USA

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Il CdA proporrà il pagamento di un dividendo di 1,90 euro per azione ordinaria e 1,92 euro per azione privilegiata

Il colosso auto BMW ha chiuso il 2020 con un utile netto in diminuzione del 23,2% rispetto al 2019, a quota 3,9 miliardi di euro. La casa automobilistica ha vissuto una piccola ripresa nella seconda parte dello scorso anno (tanto da fare meglio rispetto allo stesso periodo del 2019), anche se alla fine i ricavi sono andati in calo del 5% a 99 miliardi di euro, di cui 80,9 nel segmento auto (quello più penalizzato).

All’assemblea annuale del 12 maggio 2021, il CdA proporrà il pagamento di un dividendo di 1,90 euro per azione ordinaria e 1,92 euro per azione privilegiata (payout ratio del 32,5%, poco meno che nel 2019).

Nel corso del 2020, BMW ha consegnato ai clienti un totale di 2.325.179 veicoli (inclusi marchi Mini e Rolls-Royce), con un calo dell’8,4% sul 2019. C’è stato un fortissimo calo in Europa (-15,5%) e negli USA (-18,1%), mentre fa ben sperare la crescita in Cina, il suo più grande mercato di vendita (+7,4%).
La performance della seconda metà dell’anno hanno dimostrato quanto sia forte il gruppo BMW“, ha commentato il chairman del gruppo, Oliver Zipse. “Nel 2021 ci sentiamo rivitalizzati da un vento favorevole“.

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