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Il DAX rialza la testa (+1,70%) grazie ai dati macro Usa

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Sul listino principale brilla Fresenius +3,92%, che ha beneficiato di un rapporto di “Manager Magazin”

Dopo la battuta d’arresto di mercoledì, il Dax tenta il recupero. Gli investitori, inizialmente cauti per i persistenti timori legati all’inflazione, in seguito hanno preso coraggio soprattutto dopo i dati sul mercato del lavoro statunitense.
L’indice principale della borsa tedesca è infine salito dell’1,70% a 15.370,26 punti.
L’indice MDax è invece cresciuto dell’1,40% a 32.344,72 punti.

Sul listino principale brilla Fresenius +3,92%, che ha beneficiato di un rapporto di “Manager Magazin“.
Bene anche Daimler +3,70%, dopo che la casa automobilistica ha annunciato obiettivi finanziari per la divisione veicoli commerciali Daimler Truck, futura società indipendente. È stato anche confermato che lo spin-off e quindi l’IPO pianificata della divisione sono sulla buona strada.

Bene anche Delivery Hero +3,43%.
Salgono anche i titoli di Deutsche Telekom +2,5% dopo i nuovi obiettivi di business a medio termine. Sono stati confermati anche i piani per una partecipazione nella controllata T-Mobile US.

Le azioni Bayer +0,09% sono in tiepido rialzo, anche se rimangono perplessità sull’esito della controversia multimiliardaria sui possibili rischi di cancro del farmaco contenente glifosato Roundup.
E.ON -3,15% è uscito dalle negoziazioni come il titolo DAX più debole. Dopo l’assemblea generale annuale di mercoledì, il titolo è stato commercializzando con ex-dividendo oggi.

Nell’MDax, vola Hella +9,38% (livello più alto da giugno 2018) grazie alla speculazione sulla possibile acquisizione da parte di Faurecia e HASCO, oppure da parte degli investitori finanziari Advent e Bain Capital.
Corre anche Nordex +4,00%, dopo la fornitura del parco eolico in Finlandia con prestazioni di 45.6 Megawatt.

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