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PORSCHE, tensione tra tori e orsi sul supporto della EMA50

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Dopo il doppio massimo di inizio giugno su quota 102, il prezzo aveva imboccato la via discendente

Negli ultimi giorni di trading, Porsche ha attirato l’attenzione con diverse notizie positive.
Anzitutto, grazie al forte sviluppo della casa madre Volkswagen, anche Porsche ha alzato le sue previsioni per l’intero 2021 e prevede un utile più elevato nell’anno in corso rispetto al passato.
Il marchio di auto di lusso adesso si aspetta un profitto tra 3,4-4,9 miliardi di euro, in virtù della partecipazione del capitale di circa il 31,4% che detiene in Volkswagen.

Inoltre la holding tedesca ha acquisito una partecipazione in Isar Aerospace, una start-up bavarese di razzi che sviluppa e produce lanciatori per il trasporto di satelliti.
Porsche si unisce a Hv Capital e Lombard Odier nell’iniettare 75 milioni di dollari nelle casse di Isar Aerospace, che spiccherà il primo volo di prova nel 2022.

Porsche sta comunque gradualmente espandendo il proprio portafoglio, visto che detiene anche altre partecipazioni più piccole. Ad esempio PTV Software, specialista di stampa 3D Markforged e specialista lidar AEVA Technologies.

Sotto il profilo tecnico, dopo il doppio massimo che si è formato a inizio giugno su quota 102, il prezzo ha imboccato la via discendente a breve termine, come vediamo sul broker .

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La discesa per adesso stra trovando un ostacolo nel supporto della EMA50, dove è evidente una certa tensione tra tori e orsi.
La presenza di una Doji in chiusura di settimana, conferma e sottolinea che il prezzo è alla ricerca di una direzione precisa.

Mentre sotto gli 88 euro si potrebbe intravedere una maggiore spinta ribassista, per un ritorno sostenibile al trend primario (quello rialzista) sono richieste quotazioni almeno da 94 euro.

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