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DAX borsa Francoforte

DAX, altra giornata no. La paura dei lockdown fa perdere 1,41%

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Cresce la paura dei mercati. Anche il ministro federale della Sanità Jens Spahn è risultato positivo al virus

La debolezza del DAX si acuisce in un mercoledì deludente, dove domina la paura di altri lockdown diffusi, che porterebbero a una frenata nella ripresa economica. La notizia che anche il ministro federale della Sanità Jens Spahn è risultato positivo al virus, non ha certo beneficiato alla psicologia del mercato.

Ci si metta l’incertezza sul destino del nuovo piano di stimoli economici USA, e il monito del Fmi, che parla di un outlook per l’Europa “eccezionalmente incerto“. Nel frattempo i dati trimestrali delle società non hanno ancora un chiaro impulso. Lo stimolo potrebbe arrivare dal fronte Brexit, visto che in serata, a sorpresa, il governo britannico ha annunciato che sarebbe tornato al tavolo dei negoziati con l’Ue. 

A fine giornata, l’indice di riferimento della Germania è sceso dell’1,41 per cento a 12.557,64 punti. Questo porta la perdita dell’indice di riferimento della Germania finora questa settimana a più di due e mezzo per cento. L’MDax è sceso invece dell’1,90% a 27.165,35.

DAX

Le vendite hanno colpito soprattutto viaggi, costruzioni ed energia. Nel Dax ci sono quasi solo segni rossi. Si salva il gruppo di materie plastiche Covestro +0,49%, così come Merck +0,36% e Linde plc +0,33%.

MTU Aero Engines -3,10% e Bayer -2,57% particolarmente sotto pressione. Il peggiore del giorno però è Delivery Hero -3,98%.

MDAX

Sul MDAX brilla Shop Apotheke Europe +1,43%, che beneficia dei dati ottenuti della farmacia svizzera per corrispondenza Zur Rose Group, cresciuta notevolmente nei primi nove mesi del 2020, con una accelerazione nel terzo trimestre. Shop Apotheke è aumentato di riflesso. Bene anche Aurubis +0,61% che continua il suo trend positivo e si affaccia anche oltre quota 63, sia pure temporaneamente. Si consolida oltre quota 30 invece GEA Group Aktiengesellschaft +0,36%.

Rimbalza thyssenkrupp -5,40%, che ha raggiunto l’accordo per la riduzione di circa 500 posti di lavoro nel settore automobilistico nelle sedi di Hagen e Olpe.

Continua l’andamento ondivago di Grenke -5,23%, che torna in profondo rosso. Nei giorni scorsi sembrava tornata la fiducia degli investitori, dopo che KPMG aveva ricevuto conferma da tutte le banche dell’esistenza della liquidità indicata in bilancio. Tuttavia nuove accuse di frode sono state mosse da Fraser Perring. Grenke ha smentito, ma la paura sembra prendere di nuovo il sopravvento.

Nei bassifondi del listino c’è anche Aroundtown -4,89%, che ha perso nuovamente quota 4,50.

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