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HUGO BOSS, il test della Ema50 è l’apripista verso il ritorno a 60 euro

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Dopo il crollo di inizio dicembre c’è stato un bel rimbalzo, che ha portato il titolo della moda a guadagnare circa l’8%

Il titolo Hugo Boss è stato recentemente in grado di riprendersi dai minimi più recenti toccati a causa della pandemia Covid. A inizio dicembre infatti era scivolato pericolosamente verso la soglia dei 50 euro, rischiando un ulteriore crollo.
Da quel momento però c’è stato un bel rimbalzo, che ha portato il titolo della moda a guadagnare circa l’8%, avvicinandosi ad un’altra soglia importante, quella dei 55 euro.

In questo momento è in corso un test estremamente importante, quello della EMA50, che fa da antipasto alla resistenza su quota 55 (fonte grafica broker ).

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Se Hugo Boss dovesse superare questo scoglio, allora la strada sarebbe spianata verso i massimi di novembre a quota 60.

Intanto gli analisti sono ancora ottimisti sul titolo e vedono prezzi (significativamente) più alti in futuro.
La banca d’affari Jefferies, ad esempio, ha lasciato il rating di Hugo Boss su ‘Hold‘ con un target di prezzo di 60 euro. E’ convinta che il gruppo di moda getterà le basi per il suo riposizionamento del marchio nella prima metà del 2022 con una campagna di marketing, nuovi prodotti, un concetto di negozio modificato e un nuovo sito Web. Per il 2021, rimane dell’opinione che la previsione dell’anno fiscale sia prudente.

Oddo BHF è ancora più ottimista, e dopo aver aggiornato il titolo di moda da ‘Neutral‘ a ‘Outperform‘, ha fissato un target a 63 euro. Secondo l’analista Andreas Riemann, il riallineamento del gruppo di moda è solo all’inizio ma la crescita sta facendo buoni progressi. Inoltre la recente debolezza dei prezzi porta con sé una buona opportunità di acquisto.

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