Nei giorni scorsi la banca svizzera Credit Suisse ha fissato per BMW con un target di prezzo di 127 euro (rating ‘Outperform’). Un obiettivo molto ambizioso, se si tiene conto che il mercato dell’auto non viene fuori da una settimana facile.
Infatti la crisi dei semiconduttori ha zavorrato anche a gennaio le immatricolazioni nella UE, spingendole al minimo storico.
Ma BMW, sia pure tra sprint e frenate, ha saputo guadagnare terreno anche la scorsa settimana.
Il titolo ha sfruttato l’impulso nato dopo aver pizzicato la trendline rialzista che corre da agosto scorso, come vediamo sul broker .
Settimana scorsa, il superamento della EMA50 a 92,5 ha dato impulso ai compratori, che in poche sedute hanno raggiunto la resistenza statica a 96,3 (ereditato dai massimi di giugno 2021)
Il prezzo potrebbe presto andare a testare di nuovo la soglia psicologica dei 100 euro, che è stata raggiunta con grande precisione ad inizio anno.
Al ribasso occorre guardare possibili scivoloni fino a 92,5, dove c’è la predetta EMA50.
