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DAX borsa Francoforte

DAX, lo sprofondo continua. Perso il 10% in una settimana

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Dopo aver ceduto di schianto la soglia psicologica dei 15mila punti, il DAX ha perso anche i 14mila, e adesso rischia quella dei 13mila

La guerra in Ucraina ha creato uno tsunami sui mercati finanziari, innescando un crollo verticale di tutte le Borse. Anche il DAX sta pagando questo clima di estremo nervosismo.
Le poche e saltuarie giornate di timidi rialzi non bastano ad arginare quelle che si chiudono con feroci ribassi.
Come quella di venerdì (Il Dax ha chiuso a -4,41%), che è stata caratterizzata dalla paura per l’incendio nel sito della centrale nucleare ucraina di Zaporizhia.

L’indice tedesco ha perso in una settimana il dieci percento, tornando al livello di fine 2020.

Dopo aver ceduto di schianto la soglia psicologica dei 15mila punti, il DAX ha perso nel giro di un paio di settimane prima la soglia dei 14mila, e adesso rischia quella dei 13mila come vediamo sul broker .

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Non c’è dubbio che questo livello sia attualmente quello di maggiore importanza per le future dinamiche del DAX. Ma è altrettanto chiaro che molto dipende dall’ulteriore sviluppo della guerra in Ucraina. E’ impensabile che possa esserci un rimbalzo, finché lo scenario bellico non offrirà qualche schiarita. Anche perché le sanzioni occidentali alla Russia possono essere ulteriormente inasprite o ridotte, il che a sua volta ha un impatto diretto sui prezzi sui mercati.

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