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Il DAX ritrova in extremis quota 12mila. Ma la statistica incoraggia i tori…

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Il crollo dell’indice si è fermato in prossimità del ritracciamento 50% Fibonacci costruito sul movimento ascendente da inizio 2020 a metà 2021

Lo scatto proprio prima del weekend serve a risollevare un poco l’umore, ma non a cambiare la situazione difficile che vive il mercato azionario tedesco.
Il DAX ha chiuso la settimana a 12.114 punti, riconquistando la soglia psicologica proprio nell’ultimo giorno utile di settembre.

Tuttavia il mese si chiude con un bilancio di -5,5%, ampliando la difesa avvenuta da inizio anno a circa un quarto.

A dare un piccolo segnale di ottimismo è il fatto che, statisticamente, il principale indice tedesco vive un settembre debole che viene seguito da un forte trimestre finale.
La storia infatti rivela che il DAX è salito in media dell’1% negli ultimi tre mesi dell’anno. Dal 1997 ad oggi, solo nel 2000, 2008 e 2018 ci sono state delle perdite.

Come vediamo sulla piattaforma di investimento , dopo aver infranto settimana scorsa il supporto molto solido sui 12450, il crollo dell’indice DAX si è fermato per il momento in prossimità del ritracciamento 50% Fibonacci costruito sul movimento ascendente da inizio 2020 a metà 2021.

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Per il DAX è importante aver riacciuffato i 12mila punti, ma per una vera ripresa occorre aspettare il ritorno a 12450, che adesso è diventato livello di resistenza.
Se invece dovesse riprendere la discesa, il prossimo ostacolo sensibile sarebbe sugli 11400.

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